Il peggio sembra essere passato, ora pensiamo a crescere
Sono parole di prudente ottimismo quelle che sono emerse durante l’assemblea ordinaria dei soci di Deco Industrie, la cooperativa con sede a Bagnacavallo (Ra) con stabilimenti in Emilia e in Romagna che produce prodotti alimentari e per la detergenza.
Alla gremita assemblea, erano infatti presenti più di 200 socie lavoratrici e soci lavoratori (95% del totale), sono stati esposti i numeri che confermano che il 2022 è stato un anno molto complicato ma il 2023 porterà un po’ di sollievo dalle burrascose acque attraversate nell’anno precedente.
“Il 2022 – ha dichiarato Amedeo Fanti, direttore amministrativo, finanza e controllo – ha portato a Deco quello che si potrebbe definire la tempesta perfetta: una pandemia ancora presente, lo scoppio del conflitto Russia-Ucraina e il conseguente aumento dei costi dell’energia e le successive inflazione e speculazione. Tutto questo ha portato forte tensione anche nei conti e maggiorazione dei costi da affrontare”.
Una congiuntura pericolosa per la cooperativa che ha portato Deco a intervenire in maniera muscolare. Le importanti azioni attivate a metà anno, frutto anche del cambio dell’Amministratore Delegato al vertice aziendale, si sono rivelate fondamentali.
Il fatturato al 31 dicembre 2022 si attesta sui 195 milioni (di cui 94 per l’alimentare e 101 per la detergenza), in crescita del 19% rispetto al 2021. Il budget del 2023 si prevede che superi ampiamente i 200 milioni, impiegando 550 soci e lavoratori.
“Quello che si sta chiudendo – ha dichiarato l’amministratore delegato Stanislao Fabbrino – è stato un anno difficile da molti punti di vista per via delle congiunture internazionali negative che si sono abbattute sul nostro lavoro. Abbiamo lavorato sodo, tutto il personale si è rimboccato le maniche e assieme abbiamo attutito i colpi. I dati previsionali ci dicono che il 2023 dovrebbe essere, credibilmente, meno duro del precedente ed è per questo che dobbiamo concentrarci sulla strategia di sviluppo per gli anni a venire perché vogliamo continuare a crescere, con prudenza e fiducia nel futuro”.
Antonio Campri, presidente Deco, ha sciorinato i dati sugli investimenti che superano i 42 milioni negli ultimi 10 anni e altri 15 per il prossimo triennio, di cui il 15% per migliorare la sicurezza e gli aspetti ambientali negli stabilimenti. Ha ringraziato i soci lavoratori e Legacoop per aver supportato con coesione il consiglio di amministrazione nell’affrontare e superare un primo semestre molto delicato.
L’assemblea ha anche dato il benvenuto a 3 nuovi soci lavoratori (Marco Bandini, Enrico Manzani e Michele Pagani).
All’assemblea, presieduta da Alberto Ricci, segretario Amadeo Fanti, erano inoltre presenti Giovanni Monti (presidente Legacoop Emilia-Romagna) che è intervenuto complimentandosi con i lavoratori di Deco, Mario Mazzotti (presidente Legacoop Romagna), Paolo Lucchi (amministratore delegato Federcoop Romagna), Elena Zannoni (resp. Produzione e servizi Legacoop Romagna), Daniele Montroni (responsabile comunicazione Legacoop Emilia-Romgna) e Massimo Cutolo (AD Garda Plast) che ha consegnato le borse di studio (500€ ciascuno) per i figli dei dipendenti che si sono distinti positivamente nel loro percorso di studi: Anna Giulia Longanesi, Emma Racagni e Giulia Spada.
L’assemblea si è conclusa con la premiazione dei soci lavoratori che si apprestano o sono andati recentemente in pensione: Claudio Babini, Paola Gulmanelli, Maurizio Migani, Mauro Petrini, Emanuela Benini, Mirella Marangoni, Stefano Montanari e Mauro Zini (questi ultimi due premiati anche per essere stati 40 anni in cooperativa).
Sono stati inoltre consegnati premi per i 30 anni in azienda a Francesco Asturi, Tiziana Benedetti, Stefano Borghi, Mirella Marangoni e Maurizio Venturi.